Descrizione
LAGNASCO – Sembra ormai delineata la strada per la fusione tra la Cooperativa Lagnasco Frutta e la PAV di Falicetto. Dopo mesi di trattative, incontri, riunioni e voci mai confermate ufficialmente, giovedì 15 aprile la cooperativa lagnaschese riunisce la propria assemblea dei soci, cui spetta la decisione finale. «L’assemblea è sovrana – commenta il presidente della Lagnasco Frutta, Mauro Mellano – ogni decisione deve scaturire dai soci. Nelle assemblee zonali sono state illustrate le motivazioni che ci hanno spinto a lavorare in questa direzione e l’intenzione scaturita è stata quella di proseguire nell’ottica di una concentrazione dell’offerta per dare più forza alla cooperazione e più valore al prodotto dei soci sul mercato. All’assemblea spetta la decisione finale, con la consapevolezza che ogni socio dev’essere ben conscio dell’importanza della scelta che sarà attuata. In questo momento bisogna essere organizzati e saper innovare per affrontare i mercati: caratteristiche che entrambe le nostre cooperative possiedono e che potranno eventualmente rafforzare se i nostri soci decideranno di proseguire il cammino insieme». Pochi i dettagli che trapelano, a dimostrazione di come il travaglio sia stato lungo e non senza difficoltà, consigliando doverosa prudenza fino all’ufficialità. Dal canto loro, la quasi totalità dei 78 soci della PAV avrebbero già ufficialmente aderito all’ipotesi di fusione, dando vita ad un colosso cooperativo da 265 soci ed una quantità di prodotto commercializzato nell’ultimo anno di 640 mila quintali tra pesche, nettarine, albicocche, mele e kiwi. Entrambe le cooperative non sono nuove a simili fusioni: la Lagnasco Frutta si era unita in passato alla Valle Po, mentre la PAV aveva inglobato la Valle Pellice. Ci sono poi equilibri da ripristinare: la PAV aveva lasciato qualche anno fa l’organizzazione di produttori Lagnasco Group, di cui la coop lagnaschese fa parte, per essere la colonna portante alla nascita dell’Ortofruit Italia. o. f.