LAGNASCO – La raccolta differenziata porta a porta funziona e sta portando i propri frutti: i dati di gennaio, resi noti nei giorni scorsi dallo CSEA, il Consorzio Servizi Ecologia e Ambiente, confermano il miglioramento del trend positivo avviato a novembre.
Il dato più eloquente è quello del calo della quantità di rifiuti indifferenziati: a gennaio i lagnaschesi ne hanno prodotti 117,75 quintali, meno della metà rispetto alla media dei primi dieci mesi del 2015 che è stata di 242 quintali. A prescindere dalla stagionalità, positivo anche il raffronto con gennaio 2015, quando gli indifferenziati furono 215,75 quintali. Non è un caso, quindi, se la percentuale di raccolta differenziata dei primi dieci mesi del 2015 (con il vecchio sistema) si attesta al 50,1%, mentre quella di quest’ultimo trimestre (con il porta a porta) sia balzata al 63,14%. La diminuzione dell’RSU va di pari passo con la crescita della raccolta differenziata: in crescita la carta, con una media mensile dell’ultimo trimestre di 62,8 quintali rispetto ai 45,16 dei primi dieci mesi del 2015 (pari ad una crescita percentuale del 39,1%), il cartone, passato da 155 chilogrammi agli attuali 262 (+69,13%), mentre tra i rifiuti raccolti separatamente porta a porta scende la plastica, passata dai 40,76 quintali agli attuali 27,95 (ed una diminuzione percentuale del 31,4%). Un dato che appare in antitesi, ma che era atteso dal Consorzio e che in realtà è positivo «In precedenza la plastica era molto meno “pura”, in questo caso non è soltanto la quantità a fare la differenza, ma incide molto la qualità della plastica raccolta, che è nettamente migliorata». Risvolti molto positivi, anche se non raccolto separatamente, per il rifiuto organico; una selezione più attenta, per la maggior sensibilizzazione e per la riconoscibilità degli utenti, ha infatti portato ad un balzo positivo del 60,2%: se la media dei primi dieci mesi del 2015 è stata di 37,42 quintali, quella dell’ultimo trimestre è infatti di 59,93. Un’ultima novità riguarda i residenti dallo scorso primo marzo per accedere all’isola ecologica di Manta sarà ora necessario utilizzare la tessera sanitaria (identificando così in modo inequivocabile la provenienza degli utenti), mentre le imprese che ne avessero necessità devono richiedere all’ufficio di Polizia Municipale l’apposita tessera magnetica di accesso. o. f.