LAGNASCO - Cresce il malumore tra i frutticoltori per la decisione attesa invano da Bruxelles di attivare i ritiri di mercato ed attenuare così la crisi del mercato delle pesche.
Mentre Coldiretti offre pesche in beneficienza e sensibilizza i bagnanti sulle spiagge al consumo di frutta, Agrinsieme, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative di Confcooperative, Legacoop e Agci, mercoledì ha distribuito in piazza Montecitorio a Roma le pesche cuneesi.
Un gruppo di frutticoltori ha inoltre manifestato il proprio disappunto, nella mattinata di martedì, presso la sede dell’Asprofrut e proprio la principale Organizzazione di Produttori si è fatta promotrice di un incontro di tutti gli attori del comparto con il mondo politico, programmato a Lagnasco per venerdì 1 agosto alle 17. Ha già confermato la propria presenza il neo assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero, e potrebbe esserci anche il viceministro Andrea Oliver «Sono stati aperti i tavoli negoziali con Bruxelles per poter attivare adeguate misure per contrastare la crisi; con Francia, Spagna e Grecia abbiamo sottolineato la necessità di azioni straordinarie di sostegno al settore, come previsto nell’ambito dell’OCM.
Il Ministero è consapevole delle grandi difficoltà per le imprese e per tutti i lavoratori impiegati e utilizzerà tutti gli strumenti per risolvere l’emergenza».
Attendibili indiscrezioni ipotizzano per l’Italia un milione di quintali di pesche e nettarine ritirati dal mercato ad un prezzo di 26 eur la Commissione Europea avrebbe definito i dettagli tecnici, ma manca, al momento, l’accordo politico e la firma del Commissario “uscente” Dacian Ciolos. o. f.