LAGNASCO – Primo passo formale, la scorsa settimana, per il nuovo Piano Regolatore Generale Comunale, con l’approvazione unanime da parte del Consiglio Comunale della proposta tecnica di progetto preliminare.
Un iter lungo e complesso, avviato da tempo, ma che ora avrà tempi certi per la definitiva approvazione del nuovo strumento edilizio che andrà a sostituire quello ormai obsoleto datato 1985.
«Un passaggio storico per il nostro Comune, nessun stravolgimento, ma un adeguamento alle norme che rendevano quello attuale non più attuabile. Un lavoro avviato tre anni fa che finalmente inizia ora l’iter esecutivo» ha detto il sindaco Ernesto Testa introducendo l’unico argomento all’ordine del giorno dell’assemblea consiliare.
Una breve introduzione è stata fatta dall’assessore all’urbanistica, Luca Beltrame: «L’attuale Piano regolatore è del 1995, cui sono seguite quattro varianti parziali, l’ultima delle quali del 1997. La quinta e la sesta non sono mai arrivate alla definitiva approvazione perché non confacenti alle nuove e numerose normative intervenute negli anni. L’ultima, proprio per questi motivi, è stata giudicata inapprovabile da parte della Regione, che contestualmente ne ha sollecitato una revisione completa per l’adeguamento alle nuove disposizioni legislative. La revisione del Piano Regolatore era uno degli obiettivi di questa nostra legislatura».
L’architetto Fabio Gallo della Società di Ingegneria “Tautemi” di Cuneo, Studio professionale incaricato dall’amministrazione comunale per la redazione del Piano, ha quindi illustrato con la proiezione di numerose tavole la Proposta Tecnica. Nessun stravolgimento di quanto fatto in passato, ma quasi unicamente l’analisi e la mappatura dell’esistente e l’adeguamento al consistente nuovo apparato legislativ dalla normativa idrogeologica a quella sismica, dalle zone di rispetto per l’esondazione dei corsi d’acqua al Piano Territoriale Provinciale, dalla normativa sul commercio al Regolamento edilizio. Un complesso apparato normativo e burocratico che sarà ora tutto previsto dal nuovo Piano Regolatore, tanto da far passare quasi in secondo piano la previsione di sviluppo residenziale e produttivo. Confermate, in linea di massima, le possibilità previste in precedenza, con la conferma dell’area residenziale in via Santa Maria, nei pressi della rotonda tra le strade provinciali, e un ampliamento di quella produttiva nei pressi dell’area artigianale lungo la provinciale per Saluzzo. Decisioni scaturite più dalle norme che vietano espansioni diverse (come lo sviluppo in via Tapparelli, bloccato dal rischio esondazione del Varaita previsto dal PAI) che dalla volontà dell’amministrazione. Rispetto al precedente, sono state riviste le denominazioni delle varie aree, salvaguardate quelle di completamento, garantito il 20% di ampliamento all’esistente, incrementato le zone di rispetto previste dalla legge (cimitero e acquedotto), create zone definite “cuscinetto” vicino ad aree produttive di particolare rilevanza.
Nel complesso lavoro normativo, ben illustrato dal giovane professionista all’assemblea consiliare, sono stati classificati gli edifici esistenti, perimetrato il centro urbano, mappati gli usi e la fertilità dei suoli di tutti i 17,76 chilometri quadrati che rappresentano il territorio comunale. «Non stato stravolto nulla, ma si è semplicemente messo ordine – ha commentato, aprendo il breve dibattito, il primo cittadino Testa - una volta approvato sarà più semplice e veloce assumere decisioni esecutive in termini urbanistici, considerando le norme chiare e confacenti con tutto l’apparato normativo. Mi preme ringraziare la Commissione edilizia, la Giunta e l’Ufficio Tecnico, nella persona della geometra Rosso, per l’importante supporto in questi anni di preparazione del nuovo Piano». «Positivo il riferimento al vecchio Piano Regolatore ed il recepimento delle varianti parziali effettuate in passato – ha sottolineato dalla minoranza Fabio Carugo, già assessore all’urbanistica – peccato si tratti in prevalenza di un adeguamento normativo a decisioni prese da Enti superiori».
«La contestuale approvazione del Regolamento Edilizio permetterà un importante snellimento burocratico» ha aggiunto il consigliere di minoranza Carlo Rivoira.
Pur nell’entusiasmo del primo atto ufficiale, la strada per l’approvazione definitiva del nuovo Piano Regolatore appare ancora lunga e potrebbe concludersi definitivamente soltanto entro un paio d’anni.
La Proposta Tecnica approvata la scorsa settimana è ora in pubblicazione per 30 giorni per eventuali osservazioni; sarà quindi avviata la Conferenza di Pianificazione (di cui fanno parte Comune, Provincia, Regione ed altri Enti interessati al Piano) che avrà 90 giorni per esprimere il proprio parere. Il Consiglio Comunale, dopo le eventuali modifiche richieste, approverà a quel punto il Progetto Preliminare, tornando in pubblicazione per 60 giorni; quindi l’esame delle eventuali osservazioni, un passaggio in Giunta per la Proposta Tecnica definitiva ed il nuovo parere della Conferenza di Pianificazione, quando finalmente ci potrà essere la definitiva approvazione da parte del Consiglio Comunale. oscar fiore
LAGNASCO – La linea di trasporto pubblico definita “mercatale”, vale a dire i collegamenti in bus con Saluzzo nelle mattinate di mercoledì e sabato, per il periodo estivo è costata alle casse comunali 2.431 euro. Dal 15 giugno all’11 settembre, cioè quando non è attivo il servizio di trasporto scolastico in cui quella tratta ricade, il costo relativo al servizio è regolato da un apposito contratto stipulato dal Comune con le Autolinee Allasia, concessionaria del servizio di trasporto. o. f.
LAGNASCO – Non avrà nessuna conseguenza pratica la richiesta di dimissioni del Sindaco avanzata dalla minoranza nelle scorse settimane a seguito della firma del protocollo d’intesa in Provincia a favore degli ex lavoratori della T&G Sistemi. Chi si aspettava un clima teso o un dibattito sull’argomento in Consiglio Comunale è infatti rimasto deluso un chiarimento c’è stato la sera precedente in un incontro tra il Sindaco ed una rappresentanza della minoranza. Ognuno sarebbe rimasto sulle proprie posizioni: da un lato Testa, che ha ribadito di aver agito nell’interesse di lavoratori, alcuni lagnaschesi, in cassa integrazione, senza alcuna incompatibilità della sua persona, dall’altro la minoranza che contesta la posizione, se non incompatibile, comunque “delicata” del primo cittadino. Pare quindi un incidente di percorso parzialmente superato (o un avvio di campagna elettorale momentaneamente sopito) se già nel Consiglio Comunale della sera successiva il clima era tirato, ma non teso, con la minoranza che ha commentato positivamente e votato a favore della Proposta Tecnica del nuovo Piano Regolatore.
o. f.