LAGNASCO – L’Asilo Infantile “Tapparelli d’Azeglio” diventerà un’Associazione, “trasformandosi” giuridicamente e totalmente in Ente di diritto privato, ma mantenendo comunque l’attuale concessione di scuola paritaria.
Fondato il 2 novembre 1879 dall’allora sindaco Vada e dagli assessori Bonavia e Gullino, fu eretto in Ente morale con Regio Decreto del 19 febbraio 1880. Era, di fatto, un IPAB, un’Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, una tipologia di istituzione ormai obsoleta, quasi del tutto scomparsa, che qualche anno fa la Regione voleva definitivamente sopprimere.
Dopo 133 anni, il Consiglio di Amministrazione dell’Asilo, durante una riunione aperta al Consiglio Comunale, ha approvato la scorsa settimana il nuovo Statuto, che segna lo storico passaggio alla nuova forma giuridica. «È stato un lavoro lungo e complesso – ha esordito il presidente Massimo Gallesio – realizzato anche grazie al confronto con altre scuole materne simili alle nostre ed al supporto della FISM, la Federazione Italiana delle Scuole Materne cattoliche, del Comune e della Regione, cui competerà ora l’approvazione definitiva dello Statuto. Lo Statuto storico è stato straordinariamente efficace, ne abbiamo infatti salvaguardato i valori, la convenzione con l’ordine religioso e il ruolo centrale delle famiglie».
All’atto pratico non cambierà molto, ma la portata della modifica è comunque storica: l’Asilo rimarrà una onlus, con la possibilità di accedere, ad esempio, al 5 per mille, potrà partecipare a bandi per “recuperare” fondi alla gestione ordinaria e straordinaria, sempre più complessa in questi momenti di ristrettezze economiche generali e di tagli dei contributi pubblici, ma soprattutto, questa la novità, potrà essere “sovvenzionata” dai soci, lagnaschesi e non, che sosterranno con una quota annua (ancora da quantificare) l’Asilo. Soci ordinari e famiglie dei bambini che frequenteranno faranno parte dell’Assemblea dei Soci, cui competerà l’elezione quadriennale di cinque dei nove componenti (attualmente sono sette, tutti di nomina comunale) del nuovo CdA; gli altri tre membri saranno ancora nominati dal Comune (che ha anche la proprietà della struttura e che nel Consiglio di martedì 25 ratificherà la decisione), cui si aggiunge la presenza di diritto del parroco, in precedenza non prevista. «In un periodo in cui crescono le difficoltà ad educare i giovani – ha commentato il sindaco, Ernesto Testa – la presenza nella nuova governance del parroco è un importante segnale del legame con la Chiesa di questa nostra istituzione, così come del rappresentante delle famiglie, che rimane il nucleo prioritario per l’educazione dei figli. Mi complimento con il Consiglio di Amministrazione, che oltre al quotidiano e volontario lavoro per la manutenzione della scuola, ha operato con grande impegno e dedizione per un evento storico come l’approvazione del nuovo Statuto, che li pone, di fatto, in liquidazione, un fatto non così frequente di questi tempi!» «Esprimo anche la mia gratitudine per il lavoro svolto e mi compiaccio per i riferimenti all’educazione cristiana che sono stati confermati nel nuovo Statuto – ha commentato il parroco, Don Giovanni Barbero – un punto a favore per la crescita armoniosa dei vostri bambini».
Una pagina nuova, una semplificazione anche dal punto di vista gestionale e fiscale, pur nella continuità con l’operato precedente. Con l’approvazione dell’altra sera, si avvia, di fatto, la trasformazione dell’Asilo; l’attuale Consiglio avrà il compito di traghettare la gestione finché la Regione non approverà definitivamente il nuovo Statuto, probabilmente in autunno, quando sarà avviata l’adesione dei soci e convocata quindi la relativa Assemblea. «Pur con le difficoltà economiche che di questi tempi hanno tutte le scuole materne per l’incertezza ed i tagli dei contributi pubblici – ha concluso il presidente Gallesio – che ci hanno obbligato alla scelta impopolare di rivedere le rette pur di non indebitarci, quelle delle scuole paritarie è un modello che funziona ed il nostro Asilo, mi sento di affermare con giusto orgoglio, rappresenta una bella realtà per la nostra piccola comunità». oscar fiore