BERLINO - “Piemonte, made in Italy”: questo lo slogan che ha contraddistinto la partecipazione dell’ortofrutta piemontese alla ventunesima edizione del “Fruit Logistica”, la principale fiera di settore svoltasi la scorsa settimana a Berlino.
Un modo di essere e di raccontarsi al mercato, più che un semplice slogan, con uno spazio espositivo unico, realizzato grazie alla collaborazione dell’assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte, in cui i principali attori del comparto, in prevalenza provenienti dall’area saluzzese, hanno potuto personalizzare il proprio spazio, salvaguardando l’immagine complessiva.
«Ogni cooperativa e azienda presente nella nostra area – commenta il presidente di Assortofrutta, Domenico Sacchetto - ha saputo richiamare il proprio stile imprenditoriale, tenendo fede alla centralità del messaggio di aggregazione, indispensabile per incontrare il mercato con un nuovo slancio e appeal verso un trend crescente di internazionalizzazione».
«Anche quest’anno Fruit Logistica ha saputo tradursi in una grande opportunità per consolidare contatti con player a livello internazionale – è il responso del presidente della cooperazione cuneese, Domenico Paschetta – nell’ottica d’iniziative progettuali capaci di rafforzare ulteriormente la competitività delle imprese a partire dalla base, favorendo la concentrazione dell’offerta, l’integrazione di filiera e promuovendo traguardi di eco-compatibilità e di sicurezza alimentare».
La numerosa presenza di aziende leader del Piemonte ortofrutticolo ha di fatto permesso di qualificare ulteriormente l'offerta territoriale, associandola alla sfida del Made in Italy, come opportunamente plaudito dall’Ambasciatore italiano a Berlino, Elio Menzione, durante la sua visita allo stand del Piemonte, accompagnato dal Capo della segreteria tecnica del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Carlo Sacchetto «Se l'aggregazione e il gioco di squadra sono elementi fondamentali per il successo globale del settore ortofrutta – ha dichiarato l’Ambasciatore - l'impegno delle imprese deve puntare a una sempre maggiore differenziazione per incontrare il favore del mercato, comunicando il territorio».
L’aggregazione delle imprese abbinata alla qualità delle produzioni (la prima un auspicio, la seconda una certezza), testimoniato dalle numerose degustazioni di prodotti e vini dell’agroalimentare regionale nell’open-space promosso da Fedagri e curato dall’Istituto Alberghiero di Dronero, presente con il Maitre-Chef Mauro Prato, coadiuvato dagli alunni Nicola Cavallo, Luca Lamberti e dalla sommelier della frutta Romina Baratta. o. f.