LAGNASCO – Come da consolidata tradizione, il locale gruppo della “San Vincenzo” organizzerà il lunedì dei Corpi Santi il pranzo per gli anziani. La giornata, in programma lunedì 7 maggio, prevede la partecipazione alla Santa Messa, celebrata dal parroco Don Giovanni alle 11 in Confraternita, dove sono custodite le reliquie dei Santi Sulpizio e Salvata. Il successivo ritrovo conviviale si svolgerà presso la “Locanda del Marchese” di piazza Umberto I. Per la festa patronale dei Corpi Santi di domenica 6 maggio, anche le consuete messe festive e prefestive (sabato alle 20,30 e domenica alle 8,30 ed alle 11) saranno celebrate, come da tradizione, nella più antica Chiesa lagnaschese.
LAGNASCO – Fu riconosciuta ufficialmente dalla Santa Sede nel 1845 da Papa Gregorio XVI: la Società di San Vincenzo De Paoli, nata in Francia per l’assistenza alla gioventù studentesca cattolica, si è ben presto estesa in tutto il mondo basando sul volontariato cristiano numerose iniziative a favore dei più bisognosi. La prima Società Femminile di San Vincenzo nacque invece a Bologna dieci anni dopo, per assistere le donne sole colpite da una grave epidemia di colera. Non ci sono notizie certe sulla fondazione a Lagnasco del locale gruppo della San Vincenzo ciò che è certo, è che almeno dall’inizio del secolo scorso ha operato a favore degli indigenti, ammalati, anziani e persone sole. Un’opera fatta con discrezione da alcune donne volenterose: un aiuto concreto, un consiglio, una chiacchierata o un momento conviviale per vincere la solitudine, ma anche, quando necessario, un sostegno materiale grazie a benefattori e sostenitori. Erano molte le situazioni “difficili” nel dopoguerra: all’ora in paese la San Vincenzo era particolarmente attiva, incentivata negli anni successivi dal direttore spirituale Don Luigi Dalmazzo per prestare la massima assistenza agli indigenti. Un lavoro silenzioso e costante, quanto mai prezioso, portato avanti con impegno per decenni da alcune volontarie; negli ultimi anni le sorti dell’associazione sono state rette da Rita Cagnassi e Michelina Rosatello, oltre alla compianta Maria Cristina Ferrero. Ora il desiderio, promosso e incentivato negli ultimi mesi dall’amministrazione comunale, dal nuovo parroco e dalle suore, di dare nuovo vigore alla San Vincenzo, un’associazione che può apparire anacronistica, ma che in realtà è sempre più attuale per far fronte alle crescenti, e spesso nascoste, necessità di chi è più bisognoso. Si è così costituito un gruppo di sei persone, che preferiscono non pubblicizzare i loro nomi a conferma del ruolo discreto che ricoprono, che si aggiungono all’opera di Rita e Michelina, di Suor Agnesina e Suor Livia, guidati dalla direzione spirituale di Don Giovanni Barbero. «Il nostro impegno è quello di far sentire meno sole le persone – dice Maria Teresa Giraudo, facendosene portavoce – anche solo per uno spostamento, una commissione, un piccolo aiuto, oppure per un caffè in compagnia. Il ruolo che ha la San Vincenzo è anche quello di far da tramite tra benefattori e bisognosi, per offrire o ricevere con la massima discrezione. Ci preme sottolineare la generosità del Sindaco, che da quando è in carica devolve alla San Vicenzo tutti i doni natalizi che riceve come primo cittadino, e quella dei benefattori, in particolare il signor Antonio Rivoira, che ci ha recentemente destinato un lascito». Il signor Rivoira, nativo di Lagnasco, aveva già comunicato da tempo il desiderio di destinare alla sua morte un lascito di 7 mila euro alla San Vincenzo lagnaschese: nei mesi scorsi la scomparsa alla “Residenza Tapparelli” ed il ricordo che diventerà così tangibile nell’opera a favore dei più bisognosi.
LAGNASCO – Il gruppo lagnaschese della Protezione Civile, lo scorso fine settimana, ha provveduto alla pulizia del Canale della Marchisa, in tutto il tratto che attraversa il territorio comunale.
Il Canale, in passato una delle concause di allagamenti ed esondazioni in centro paese, parte dal torrente Varaita nel comune di Verzuolo, quindi attraversa le regioni Collegno e Pomarolo e segna il confine tra Lagnasco e Manta, prima di raggiungere Saluzzo e Scarnafigi.
Nel novembre 2010 fu attuato un corposo intervento di pulizia da rovi, erbacce e sedimenti, con la collaborazione di altri gruppi comunali di volontari e sotto l’egida del Coordinamento provinciale della Protezione Civile.
Quello dello scorso week-end è stato invece un intervento manutentivo, attuato dai soli volontari lagnaschesi, per evitare il ripresentarsi di una situazione eccessivamente compromessa. Nella giornata di sabato è stata attuata la pulizia delle sponde con l’ausilio di un braccio meccanico del gruppo di Scarnafigi, mentre domenica i volontari hanno ripulito manualmente l’interno del canale per garantire il regolare deflusso dell’acqua. o. f.