LAGNASCO – Erano commilitoni ad Orvieto nel 1956, si sono ritrovati nelle scorse settimane a Crispiano, in Puglia.
Protagonista ed artefice dell’incontro il lagnaschese Domenico Gonella, classe 1934, che circa un anno fa ha avviato le ricerche per ritrovare un suo commilitone del Centro Addestramento Reclute dell’Artiglieria da Campagna. Solo chi ha vissuto sotto le armi comprende l’intensità delle amicizie che si stringono in caserma: dormivano nello stesso letto a castello, erano del medesimo scaglione e quindi si rincuoravano a vicenda, per la lontananza da casa e per gli scherzi dei “nonni”. Domenico conservava una foto con dedica di Antonio Fumarola, da quando i loro destini si diviser lui al Distretto dell’Aquila, il commilitone al Battaglione. Tanta è l’intensità con cui queste amicizie si vivono, quanta la facilità con cui spesso si dissolvono, quando la vita ti porta su strade diverse e spesso distanti.
Ma Domenico quella foto la conservava e quando le è capitata tra le mani, tanta è stata la voglia di cercarl «Sapevo che era di Martina Franca – ci dice – con l’aiuto dei miei figli ho cercato su internet i Fumarola, iniziando a telefonare ai vari numeri, anche se ben presto mi sono scoraggiato». Cognome troppo comune in quelle zone, come cercare un ago in un pagliaio.
La fortuna, però, non aiuta solo gli audaci, ma anche chi persevera: è una certa signora Antonietta Fumarola a prendere a cuore il desiderio di Domenico. Prende nota di nome ed anno di nascita, va a consultare l’ufficio anagrafe e richiama il lagnaschese: Antonio Fumarola si è trasferito a Crispiano, cittadina di 13 mila abitanti a pochi chilometri da Taranto.
«Quando l’ho contattato non ci credeva – ci racconta – le ho mandato la fotografia autografata che ci ritraeva insieme. Ci siamo sentiti, con la promessa di incontrarci. L’ho invitato a Lagnasco, ma per lui il viaggio era troppo lungo ed ha voluto che andassi da lui».
La tecnologia torna d’aiuto, quando riescono a rivedersi grazie al monitor di un computer con un collegamento di Skype, ma è l’incontro di persona l’emozione che non si scorda. Con la moglie Liliana ha così raggiunto l’ex commilitone in Puglia: «Ritrovarsi dopo 55 anni è stata un’emozione unica, abbiamo pianto ripercorrendo quei mesi trascorsi insieme, ci siamo raccontati le nostre vite, così diverse da quando eravamo giovani soldati. Lui e la sua famiglia ci hanno riservato un’ospitalità immensa, spero il prossimo anno di poter ricambiare con una sua visita».
Ovviamente, nella trasferta in Puglia, un piccolo presente è stato recapitato anche alla signora Antonietta, colei che, in fondo, ha permesso ai due commilitoni di potersi riabbracciare.oscar fiore