Consiglio Comunale del 30 Novembre 2009

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Data:

sabato, 05 dicembre 2009

Descrizione

LAGNASCO – Il segretario comunale a scavalco, Matteo Pessione, al suo primo Consiglio lagnaschese, si sarà sentito un po’ a casa considerando che la tematica che da mesi sta infiammando gli animi a Scarnafigi ha tenuto banco per buona parte della riunione. Nella serata di lunedì scorso, tra i sette punti all’ordine del giorno affrontati, l’assemblea ha infatti approvato (con i soli voti della maggioranza) le linee di indirizzo per l’insediamento di impianti di produzione di energia elettrica da biogas e fotovoltaici. Un tema, quello della centrale a biomasse, che era stato oggetto di un’interrogazione della minoranza nel corso dell’ultimo consiglio comunale, in merito a voci su un’eventuale insediamento alla periferia del paese in un’azienda agricola ed in due aziende non agricole lagnaschesi. Le linee guida proposte dall’amministrazione vanno nella direzione di non ostacolare la produzione di questo genere di energia alternativa, ma limitatamente all’utilizzo di reflui prodotti in azienda, consentendo, di fatto, piccoli impianti. Medesima indicazione per gli impianti fotovoltaici: nessun limite per quelli sui tetti di abitazioni ed aziende, ma quelli a terra potranno avere una potenza massima di 1 MW nel rispetto delle linee guida della Regione sull’impatto ambientale, che equivalgono ad un impegno di terreno di circa due ettari, che in una zona a forte vocazione frutticola come quella lagnaschese non sono certo pochi. Perplessità sulla proposta sono venute dalla minoranza, che ha annunciato l’astensione: il capogruppo Bruno Mana, pur dicendosi sostanzialmente d’accordo, ha chiesto una valutazione più approfondita, per il timore di ricadute ambientali. La richiesta di rinviare l’approvazione per approfondire meglio la questione è venuta anche dal consigliere Fabio Carugo, per motivi però opposti: «Perché limitare l’insediamento solo ad aziende lagnaschesi per i propri reflui? Se davvero non ci sono ricadute ambientali, potrebbe rappresentare una risorsa per il futuro del paese». Risorse per il paese potrebbero anche giungere dall’eventuale insediamento di una cava nei pressi della Grangia: l’argomento, oggetto di un’interrogazione della minoranza, non è stato sviscerato, ma il sindaco, nella sua risposta, ha confermato che è stato effettuato un carotaggio da parte di una ditta saviglianese in un terreno, ma che al momento non esiste nessuna richiesta per l’insediamento di una cava. «Se ci sarà – ha detto Testa – affronteremo l’argomento e assumeremo una decisione in sede di consiglio comunale». Tra gli altri punti all’ordine del giorno, approvati all’unanimità dai 13 presenti, l’assestamento di bilancio previsto dalla legge entro il 30 novembre (con una variazione di 37.500 euro ed un nuovo pareggio a 2,7 milioni di euro), l’approvazione della convenzione per la gara d’appalto per il servizio di tesoreria comunale per i prossimi 10 anni (quello attuale con la CRS scade il prossimo 31 dicembre) e l’incremento degli importi massimi per l’affidamento di lavori (da 3 a 5 mila euro) e per l’acquisto di beni (da 12 a 30 mila euro) in economia (cioè con la richiesta di cinque preventivi in luogo della gara d’appalto). Approvato infine l’ordine del giorno a sostegno della proposta di legge che chiede l’assegnazione ai comuni del 20% dell’Irpef in luogo dei trasferimenti dello Stato. Una delibera più politica che concreta, che a sorpresa dovrebbe avvantaggiare anche un comune come Lagnasco (con un maggiore introito di 70/80 mila euro l’anno) che nella classifica stilata dal “Sole 24 Ore” riferita ai redditi 2007 compare al 12° posto tra i comuni più poveri della Provincia, con un reddito medio per contribuente di 9.022 euro. oscar fiore

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