I Castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco sono stati la degna cornice, nella mattinata di venerdì 29 settembre, per la firma dell’atto costitutivo del Distretto del Cibo della Frutta, che identifica l’area a vocazione frutticola del Piemonte come principale centro di produzione a livello regionale e tra i più rilevanti a livello nazionale.
Hanno aderito in tutto 44 comuni che si collocano tra le province di Cuneo e Città Metropolitana di Torino, con Saluzzo in posizione baricentrica e gli altri centri di Savigliano e Fossano, fino a comprendere il Cuneese verso sud e la pianura cavourese a nord.
Fanno parte del Distretto la Camera di Commercio di Cuneo, Fondazione Agrion, Polo Agrifood, i rappresentanti dei produttori CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, le 8 organizzazioni dei produttori presenti sul territorio (Coop Jolly, Eden Fruit, JoinFruit, Lagnasco Group, Ortofruit, Piemonte Asprofrut, Rivoira, Solfrutta), l’Associazione Pro Cavour, l’Associazione Pro Loco Lagnasco.
L’areale frutticolo distrettuale si sviluppa attualmente su oltre 16.000 ettari (15.288 ettari in provincia di Cuneo e 943 in Città Metropolitana di Torino), complessivamente in incremento negli ultimi 10 anni (+ 13,89%). Sono presenti 8 Organizzazioni dei produttori e sono operativi oltre 7.000 addetti diretti, a cui si aggiungono quasi 14 mila lavoratori stagionali. Il comparto evidenzia un forte orientamento verso la produzione di frutta per il consumo fresco; le specie più rappresentate sono mele, kiwi, nettarine, pere, susine e pesche. Non sono trascurabili le produzioni di frutta in guscio tra cui, soprattutto, il castagno e il nocciolo, quest’ultimo in forte crescita. Nel territorio di Distretto ricadono quasi l’87% dei meleti coltivati in Piemonte, il 97% delle nettarine, oltre il 76% delle coltivazioni di kiwi, poco meno del 74% dei pereti, il 72% dei susini e il 42% dei pescheti.
A favorire la costituzione del Distretto, già riconosciuto dalla Regione Piemonte ad inizio agosto e che sarà strumento per catalizzare risorse e favorire aggregazione per promozione e valorizzazione, in questa area sono stati l’organizzazione del Tavolo Frutta del Monviso che, pur più esteso, concentra nell’area distrettuale il suo fulcro operativo e la presenza sul territorio del Centro Sperimentale di Frutticoltura, gestito dalla Fondazione Agrion in collaborazione con le organizzazioni dei produttori e con le associazioni di categoria.
Alla firma dell’atto costitutivo, sottoscritto da 62 comparenti che hanno gremito la sala convegni dei Castelli sotto l’egida del notaio Elio Quaglia di Saluzzo, hanno presenziato il presidente della Provincia Luca Robaldo ed i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso, a dare ulteriore lustro ad un parterre composto da ben 44 fasce tricolori e da tutti i rappresentanti del comparto frutticolo.
Al termine dell’Atto, l’Assemblea ha eletto all’unanimità la Cabina di Regia del neonato Distretto che sarà composta da 13 rappresentanti: Giacomo Ballari (Agrion), Claudio Conterno (CIA Cuneo), Enrico Allasia (Confagricoltura Cuneo), Alessandro Durando (Confcooperative Cuneo), Ivo Migliore (Coldiretti Cuneo), Giancarlo Bodrero (Coop. Jolly), Domenico Paschetta (Ortofruit Italia), Domenico Sacchetto (Piemonte Asprofrut), Fabrizio Risso (Lagnasco Group), Sergio Paschetta (Sindaco del Comune di Cavour), Roberto Dalmazzo (Sindaco di Lagnasco), Giancarlo Armando (Sindaco di Tarantasca) e Mauro Calderoni (Sindaco di Saluzzo).
Durante la prima riunione della Cabina di Regia, in programma per la prossima settimana, saranno individuate le cariche, attualmente ricoperte in modo provvisorio da un Comitato Ristretto di cui fanno parete il presidente pro-tempore Roberto Dalmazzo, Giacomo Ballari e Domenico Sacchetto.
(Fotoservizio di Paolo Cilli)