Anche il Comune di Lagnasco, rappresentato dalla Consigliera con delega alle pari opportunità Luisa Sacchetto, era presente al Free Iran Global Summit di Parigi, il summit internazionale della resistenza iraniana svoltosi nel fine settimana.
Un evento di portata mondiale organizzato dalla resistenza iraniana con la partecipazione di decine di migliaia di iraniani e centinaia di personalità politiche da tutto il Mondo, ma anche Sindaci e Amministratori locali, insieme per la libertà. Molti anche gli amministratori italiani, compresa una delegazione cuneese organizzata grazie all’attività del dottor Khosro Nikzat, medico chirurgo in servizio presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, che ha accolto l’invito di presenziare al summit per dimostrare la vicinanza delle istituzioni italiane alla lotta del popolo iraniano per la libertà e la democrazia.
La delegazione cuneese era composta dal consigliere provinciale Simona Giaccardi, da Michela Galvagno e Elena Ferreri, rispettivamente Assessore e Consigliere a Borgo San Dalmazzo, Maurizio Paoletti e Gianluca Cavallo, Sindaco e Consigliere di Boves, Alessandro Dacomo e Luisa Brignone, Sindaco e Consigliere di Castelletto Stura, Nadia Martini, Assessore di Cervasca, Luca Serale e Noemi Mallone, Vicesindaco e Consigliere di Cuneo, Dario Lingua, Vicesindaco di Margarita, Marco Arneodo, Sindaco di Roccabruna, Guido Giordana e Matteo Cavallo, Sindaco e Consigliere di Valdieri.
“E' stato emozionante e motivo di grande orgoglio assistere ad un evento di portata mondiale che ha accomunato esponenti di diverse nazioni, di tutte le ideologie politiche e religiose, schierati a sostegno della coraggiosa resistenza che combatte per i diritti delle donne iraniane” è il commento dell’avv. Luisa Sacchetto.
Al Summit di quest’anno hanno partecipato 1029 personalità politiche, tra cui spiccano alcuni nomi di primo piano della scena politica internazionale: l’ex Segretario di Stato dell’amministrazione Trump, Mike Pompeo, l’ex Primo Ministro canadese Stephen Harper, il Primo Ministro sloveno Ivan Jansa, che dal 1 luglio presiede per il secondo semestre il Consiglio dell’Unione Europea, l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, il senatore ed ex Ministro degli Esteri del Governo Monti, Giulio Terzi e l’ex Rappresentante permanente alle Nazioni Unite, John Bolton.
Numerosi anche i rappresentanti dei paesi arabi che hanno aderito al Summit: Ahmad Raftat, già Ministro degli Esteri libanese, Sid Ahmad Ghozali, già Primo Ministro algerino, Riyadh Yassin, ambasciatore dello Yemen in Francia, Azzam al-Ahmad, capogruppo di Al-Fatah nel parlamento palestinese. Queste sono solo alcune delle personalità del mondo arabo presenti al Summit, che dimostrano come i governi siano preoccupati per il futuro dell’Iran e dell’equilibrio nella regione medio-orientale.
Presente ovviamente la leader della residenza iraniana Martina Rajavi, che ha illustrato ai presenti i dieci punti programmatici per conquistare la libertà da anni di tirannia, attentati e crimini orribili ed ottenere il rispetto dei diritti umani che sono alla base di una repubblica democratica.