La tassa rifiuti si pagherà in due rate, il 30 settembre e il 16 dicembre, confermando la rateazione e le tempistiche degli ultimi anni. Lo ha deciso il Consiglio Comunale nel corso dell’ultima riunione, approvando contestualmente il PEF, il Piano Economico Finanziario predisposto dal gestore del servizio di raccolta rifiuti (lo CSEA, il Consorzio Servizi Ecologia Ambiente) sulla base delle deliberazioni dell’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Nel rispetto delle disposizioni legislative, i costi complessivi sostenuti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti devono necessariamente essere totalmente coperti dalle tariffe versate dai cittadini, sulla base di aliquote e suddivisioni deliberate dall’amministrazione comunale per la ripartizione tra tariffe domestiche e non domestiche.
Il Consiglio Comunale ha confermato quanto previsto in passato e, per l’ultimo anno, la tassa sarà determinata sulla base della superficie degli immobili, in attesa della revisione del database (che sarà avviato nei prossimi mesi) per determinarle in futuro anche sulle persone che vi dimorano, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa. Prima della scadenza di settembre, tutti i contribuenti riceveranno l’F24 per effettuare il pagamento, così come avvenuto nei giorni scorsi per l’Imposta Municipale Unica.
Pur nell’invariabilità delle tariffe, sulla base del PEF, che tiene conto dei costi sostenuti, l’aumento medio rispetto allo scorso anno sarà del 4,22%. Il PEF approvato comporta infatti una spesa complessiva di 169.801 €, cui vanno aggiunti 8.490 € di addizionale provinciale, per un totale di 178.291 €.
Nel 2021 il PEF era stato quantificato dallo CSEA a 165.145 €.
Questo il dettaglio delle tariffe per tipologia di utenza, per ogni metro quadrato di seuperficie:
Abitazioni 1,5625
Abitazioni unico occupante 0,8565
Box Auto 0,6071
Ristoranti, bar, mense 2,0105
Negozi in genere 1,6520
Studi medici e dentistici 1,6520
Uffici, banche, studi prof. 0,6071
Teatri, sale riunioni, asili 0,7318
Laboratori, botteghe artigiani 0,8882
Depositi, magazzini comm. 0,7793
Nel 2021 il Comune di Lagnasco ha raggiunto il suo massimo storico nella percentuale di raccolta differenziata, pari al 67,74%, superiore al 65% previsto dalla legge per non incorrere in sanzioni.
Percentuale in crescita rispetto al 2020, quando la differenziazione dei rifiuti si attestò al 62,94%, che rappresentò il valore più basso da quando fu avviata la raccolta porta a porta (dal 52,7% del 2015, si passò infatti al 64,9% del 2016, al 65,5% nel 2017, al 66,35% del 2018 ed al 66,39% del 2019).
Di pari passo con il positivo aumento della percentuale di raccolta differenziata è in aumento però anche la quantità di rifiuti prodotta, con un incremento dai 492 chilogrammi pro capite del 2020 ai 516 del 2021.