Descrizione
LAGNASCO – La leggenda narra che nel 1100, “avanti 150 metri dal Campo Sant’Anna”, c’era una cappella dedicata alla Santa che le sacre scritture identificano come la madre della Madonna. Tralasciando storie millenarie, gli archivi ci tramandano l’abbattimento di una Cappella in quella zona intorno all’anno 1830 ed in molti ricordano il pilone votivo forse dedicato a Sant’Anna, nella strada che portava il suo nome, passando oltre il “Pellerino”, altra struttura sulla cui esistenza chi ha meno di mezzo secolo di vita può solo far affidamento a sporadici documenti fotografici. Ora che anche la strada che sulle mappe storiche è dedicata a Sant’Anna, ma che nella realtà ha perso la sua denominazione originaria, la certezza è che c’è un cippo che ricorda la venerazione che nei secoli ha contraddistinto questa parte del paese. È stato realizzato grazie alla volontà di Vincenzo Devalle, che coltiva le terre circostanti da una vita: linee semplici ed eleganti, una colonna ottagonale in marmo bianco di Carrara posata su un basamento in porfido bianco, attorniata da una siepe ornamentale. All’apice della colonna una statua colorata di Sant’Anna con la Madonna bambina, nella classica raffigurazione con cui appare nelle icone che la venerano. Il tutto all’ombra di un rovere, cresciuto al crocevia delle strade comunali con quelle interpoderali, uno sfondo naturale che accresce il fascino di chi ammira la scultura di Sant’Anna in questa sua nuova collocazione. Sul basamento, la data in cui è stato posato il cippo, concomitante con la ricorrenza di San Giovanni, il 24 giugno 2010: vi hanno lavorato la Edil Costruzioni di Lagnasco e la ditta Giuliano di Manta, su progetto del saluzzese Paolo Battisti. «Da tempo avevo intenzione di ricordare lo storico legame di Sant’Anna con questa zona – commenta sobriamente Vincenzo Devalle – e sono felice di esserci riuscito, grazie anche alla collaborazione dei miei nipoti che mi hanno spronato a farlo». Sarà ufficialmente inaugurato in concomitanza con la festa di Sant’Anna: domenica 25 luglio, dopo la messa solenne, presumibilmente poco prima di mezzogiorno, il parroco Don Gianni benedirà infatti il nuovo cippo (cui seguirà un rinfresco offerto dal fautore dell’opera), confermando la denominazione di questa zona del paese come Borgo Sant’Anna e forse auspicando che anche quella strada torni alla sua toponomastica originaria. oscar fiore