La Residenza “Don Eandi”, dopo oltre due mesi, torna ad essere ufficialmente “Covid-free”. La comunicazione è stata inoltrata all’ASL ed alla Commissione di Vigilanza dalla Direzione della struttura per anziani.
All’interno delle strutture sanitarie le cosiddette “guarigioni per positività a lungo termine”, pur non camparendo più tra i “positivi” sul portale regionale (e quindi sui report quotidiani) non permettono di definire completamente libera dal virus la struttura stressa, implicando difficoltà a nuovi ingressi. Solo l’effettiva negativizzazione di tutti gli ospiti, monitorati costantemente da mesi con tamponi a cadenza quindicinale, porta alla definizione di “Covid-free”.
L’Amministrazione Comunale ha ovviamente accolto con soddisfazione la notizia, segnale di innegabile speranza per il prossimo futuro: “Grazie alla direttrice, al direttore sanitario ed agli operatori della “Don Eandi” che dall’inizio dalla pandemia, ma in particolare in questi ultimi mesi, hanno affrontato in modo eccellente una situazione veramente complessa. Le positività sono state gestite in questi mesi in modo impeccabile, isolando gli ospiti coinvolti con l’utilizzo di apposite aree, e ciò ha contribuito ad evitare l’insorgere di focolai e fortunatamente a limitare le conseguenze sulla salute degli ospiti per cause riconducibili al Covid-19”.
Si proseguirà ovviamente con lo screening quindicinale con tamponi rapidi su tutti gli operatori e sulla totalità degli ospiti, per permettere di rilevare eventuali soggetti asintomatici e monitorare costantemente la situazione. Torna quindi ad essere possibile l’inserimento di nuovi ospiti, pur nel rispetto di rigidi protocolli che prevedono tamponi e isolamenti preventivi.
Venerdì 15 gennaio, con la somministrazione delle prime 12 dosi, è intanto ufficialmente stata avviata la campagna di vaccinazione sugli ospiti della “Residenza Don Eandi”, mentre tutti gli operatori che hanno dato la propria adesione hanno già ricevuto la prima inoculazione. A breve saranno attivate nuove sedute di vaccinazione per i restanti ospiti.
La speranza e l’augurio è che, quanto prima, gli anziani possano tornare ad incontrare in sicurezza i propri cari.